Fisioterapia e riabilitazione-Your Sub Title Here
Quando le capacità funzionali motorie risultano ridotte o perdute per malattia o traumatismi, la fisioterapia interviene sia in regime di ricovero, per la fase post-acuta, che in ambulatorio, per il proseguimento delle attività impostate, ed è finalizzata al recupero e mantenimento di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, nello specifico di tipo ortopedico-traumatologico o reumatologico, in funzione dei bisogni del paziente.
Riabilitazione neurologica
La riabilitazione neurologica è la specialità medica che si occupa del recupero funzionale di soggetti affetti da patologie del sistema nervoso. Seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), possiamo definire la riabilitazione delle persone con disabilità come il processo diretto a raggiungere e in seguito mantenere i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale. La riabilitazione fornisce alle persone disabili gli strumenti necessari per ottenere l’indipendenza e l’autonomia decisionale (autodeterminazione). Nel caso della riabilitazione neurologica, tale processo è diretto alle persone con disabilità secondaria a lesione del sistema nervoso. Sempre seguendo le indicazioni dell’OMS, per riabilitazione neurologica s’intende quel processo che, attraverso un approccio comprensivo e multidisciplinare, è volto a migliorare le funzioni, ridurre i sintomi e incrementare il senso di benessere, all’interno del proprio specifico sociale, dei soggetti con problemi neurologici e delle loro famiglie. Si tratta di una branca relativamente nuova della medicina riabilitativa che sta conoscendo una crescita molto rapida ed esiti impensati sino a pochi anni fa. Le principali linee di sviluppo vanno identificate da un lato nel miglioramento e nella qualificazione dell’intervento sugli aspetti sociali e ambientali associati alla disabilità, dall’altro nel miglioramento della conoscenza dei meccanismi neurobiologici alla base del recupero funzionale.
(treccani.it)
Riabilitazione pavimento pelvico
Negli ultimi decenni il mondo scientifico ha dimostrato come la fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico costituiscano il primo approccio terapeutico per la cura dell’incontinenza urinaria.
L’incontinenza urinaria può essere affrontata e risolta in modo semplice!
Questa terapia consiste nell’utilizzo di semplici esercizi terapeutici diretti alla zona genitale e/o di strumenti elettromedicali; entrambi hanno l’obiettivo di migliorare la condizione dei muscoli del pavimento pelvico.
Il percorso del trattamento prevede tre fasi:
1. Percepire
2. Allenare
3. Automatizzare
…Con il passare dei giorni e un allenamento quotidiano, potrai aumentare i minuti dedicati agli esercizi fino ad arrivare a 10-15 minuti in totale.
Se ritieni di non essere in grado di seguire autonomamente gli esercizi o se i sintomi non regrediscono, puoi sempre affidarti alle mani di un professionista sanitario (medico di base, medico specialista, fisioterapista, ecc.) che ti guiderà nella gestione del disturbo. In particolare se affronterai i sintomi con la fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico, potranno essere utilizzate varie tecniche come la kinesiterapia, o terapie strumentali (biofeedback, elettroterapia, coni vaginali ecc.), che intervengono direttamente sulla zona del pavimento pelvico.
...limitare l’assunzione di caffè, thè, coca-cola, alcolici perché sono sostanze eccitanti e possono stimolare l’urgenza. È utile sapere che un’eccessiva quantità di liquidi introdotti può dar luogo a un aumento della frequenza urinaria e dell’insorgenza di urgenza. D’altra parte, invece, non è corretto ridurre l’assunzione di liquidi per limitare le perdite di urina. È pertanto consigliabile rispettare il proprio fabbisogno, anche in relazione allo stile di vita.
Essere in sovrappeso è un fattore di rischio per l’incontinenza urinaria da sforzo perché il peso corporeo grava ulteriormente sull’amaca perineale. È quindi importante mantenere un peso adeguato alla propria struttura.
La stitichezza è collegata con l’incontinenza urinaria sia perché il perdurare delle feci nell’intestino provoca una compressione a livello della vescica e distensione dei muscoli del pavimento pelvico, sia perché ripetute spinte per la defecazione possono indebolirli.
…l’incontinenza urinaria è un sintomo che vale sempre la pena di prendere in considerazione, ai fini di migliorare la qualità di vita di chi ne soffre; infatti attraverso la fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico è possibile migliorare o risolvere questo fastidioso disturbo…
(incontinenza.aifi.net)